Il Meeting Internazionale delle Residenze tenutosi il 29 e 30 giugno, nell'ambito del progetto AIR - artinresidence, il network italiano di residenze d’artista (www.artinresidence.it) ha affrontato il tema dei programmi di residenza come luoghi di apprendimento (learning environments) e di sviluppo personale e collettivo, complementari ai percorsi di formazione esistenti per gli artisti (Accademia, e programmi di Master e PhD per l’Arte) e integrativi rispetto ai programmi educativi istituzionali, organizzati dai musei e dalle istituzioni artistiche.

L’evento è stato ideato dall'associazione FARE (www.farearte.org), in collaborazione con GAI – Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani, in partnership con That’s Contemporary, con il contributo di Regione Lombardia e con il supporto di Open Care, Frigoriferi Milanesi e World Trade Center Milano.
Il Meeting è stato curato da Angela Serino, curatrice (ONResidencies). 

Direttori e curatori di programmi di residenze provenienti dall’Italia, Paesi Bassi, Lituania, Libano, Bahrein, Egitto, Emirati Arabi e Azerbaijan hanno presentato le rispettive organizzazioni e i loro progetti.

In particolare, sono intervenuti Mark Vennegoor, Manager Director Res Artis (NL); Michele Trimarchi, Professore di Analisi Economiche del Diritto presso l’Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro e di Economia della Cultura (Università di Bologna); Marie Fol, Programme Manager di Dutch Culture | TransArtists (NL); Gaetano Carboni, direttore e fondatore di Pollinaria, Pescara; Vytautas Michelkevicius, direttore artistico di NIDA Art Colony (LT); Emilio Fantin, artista membro di “Free Home University”, Lecce; Amanda Abi Khalil, fondatrice e direttrice di Temporary Art Platform, Beirut (LB); Bayan Al Barak Kanoo, fondatrice e direttrice di Al Riwaq Art Space (BH); Giuseppe Moscatello, direttore del Maraya Art Centre, Sharjah (EAU); Sara el Adl, curatrice di Town House Gallery (EG); Farid Abdullayev, direttore esecutivo di Yarat Contemporary Art Space, Baku (AZ).

All'incontro ha partecipato anche Antonella Crippa, art advisor di Open Care.