the white hunter

Il Cacciatore Bianco. Memorie e rappresentazioni africane

 

FM Centro per l’Arte Contemporanea - Milano

 

31.03.2017 – 06.06.2017

 

A cura di: Marco Scotini, Elisabetta Galasso

 

Autori: John Akomfrah, Ezio Bassani, William Edward Burghardt Du Bois, Peter Friedl, Yervant Gianikian and Angela Ricci Lucchi, Édouard Glissant, Achille Mbembe, Simon Njami, Gigi Pezzoli, Léopold Sédhar Senghor, Marco Scotini

 

Coordinamento editoriale: Mara Ambrožič, Alessandro Azzoni

 

Progetto grafico: Archive Appendix, Berlin

 

Traduzioni: Nicola Rudge Iannelli

 

Fotografia: Alessandra Di Consoli, Daniele Marzorati

 

Edizione: in lingua inglese

 

Formato: 16 x 23 cm

 

Pagine: 296

 

Rilegatura: Softcover

 

ISBN: 978-3-943620-69-6

 

Prezzo: 25,00 €

 

Pubblicato in collaborazione con: Archive Books (Müllerstraße 133 - 13349 Berlino)

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Il Cacciatore Bianco. Memorie e rappresentazioni africane è una pubblicazione realizzata in occasione dell’omonima mostra prodotta da FM Centro per l’arte Contemporanea di Milano. Non ha la forma di un catalogo tradizionale, né rappresenta una semplice appendice alla mostra, è piuttosto un contesto in cui i temi della rappresentazione e della memoria sono interrogati in altra forma.

Il volume raccoglie infatti alcuni contributi inediti, scritti degli artisti in mostra, testi di attivisti e intellettuali e materiali di archivio sulla storia coloniale italiana, solo in parte presenti in mostra.
Si propone in questo modo di delineare l’ambito teorico di riferimento delle pratiche artistiche e della ricerca curatoriale, in linea con la vocazione del progetto espositivo, che indaga le forme di ricezione e esposizione dell’arte africana e il contributo che questa ha apportato alla costruzione di un’immagine dell’Africa, a partire dal contesto italiano.

Il progetto ha preso avvio con una ricognizione della presenza di opere di arte africana antica e contemporanea nelle collezioni private italiane. Tutte le opere esposte, a parte un nucleo di fotografie concesse in prestito dalla Fondation Cartier pour l’Art Contemporain, sono infatti di proprietà di collezionisti privati italiani.
Trentatré sono state le opere di arte antica tradizionale anonime e per la maggior parte databili prima del ‘900 presenti in mostra, trentacinque sono invece stati gli artisti contemporanei rappresentati, con opere realizzate tra il 1950 e il 2017.

Il periodo storico messo a fuoco nel progetto è quello che prende simbolicamente avvio con il frame del cacciatore bianco, tratto da Pays Barbare, straordinario lavoro filmico dedicato all’avventura coloniale italiana degli artisti Yervant Gianikian e Agnela Ricci Lucchi e si chiude con il naufragio del migrante, rappresentato nei disegni del giovane artista tunisino Nidhal Chamekh, che rimanda al nostro drammatico presente.

 

 Il catalogo è in lingua inglese, qui l'appendice in italiano.

 

Per prenotare il catalogo o ricevere maggiori informazioni:
FM Centro per l’Arte Contemporanea
info@fmcca.it
tel. +39 02 73981

 

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