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Arte invisibile. Collezioni e territorio: una nuova mappa per Milano

Il 28 febbraio 2017 si è presentato il progetto di ricerca “Arte invisibile. Collezioni e territorio: una nuova mappa per Milano” volto a identificare pratiche, esigenze e modelli per facilitare la fruizione pubblica delle collezioni private e la presenza dell’arte contemporanea nel tessuto urbano.

La ricerca si è articolata lungo due direttrici: da una parte la ricognizione critica delle collezioni e della loro localizzazione ha condotto all’identificazione delle aree in cui la presenza dinamica dell’arte contemporanea in spazi aperti, edifici pubblici e dimore storiche può esercitare un forte impatto sul senso di appartenenza della comunità residente e sul grado di socializzazione, confronto e scambio.

Dall’altra ha messo a fuoco i complessi profili giuridico-istituzionali del collezionismo privato, attraverso una ricerca volta a evidenziare le esigenze percepite in materia di rapporto tra pubblico e privato, e parallelamente a individuare, attraverso un confronto con le normative straniere, modelli di incentivi e benefici volti a sostenere la fruizione pubblica delle raccolte stesse.

Il progetto è stato costruito e realizzato da Tools for Culture, FARE e Università di Milano-Bicocca, con la collaborazione di Open Care-Servizi per l’Arte e il sostegno di Fondazione CARIPLO.

 

Sono intervenuti:

Elisabetta Galasso (Open Care), Andrea Rebaglio (Fondazione CARIPLO), Barbara Oteri (FARE), Antonella Crippa (Open Care), Silvia Simoncelli (NABA Milano), Giorgio Fasol (collezionista), Letizia Sala (Tools for Culture), Valeria Morea, Ilaria Bollati e Michele Trimarchi (Tools for Culture), Alessandra Donati (Università di Milano-Bicocca), Diana Cerini (Università di Milano-Bicocca), Pierpaolo Angelucci (Studio Scarioni-Angelucci).